Boxe e Dintorni - QUADERNI di PUGILATO: Quaderni di Pugilato - Filosofia ed ETICA dello SPORT - Tra Etica e Morale

domenica, marzo 28, 2021

Quaderni di Pugilato - Filosofia ed ETICA dello SPORT - Tra Etica e Morale


 ETICA dello SPORT

tra Etica e Morale

la storia, la definizione dei valori fondamentali,

i paradossi etici dello Sport moderno ecc. 

(Parte 1 di Molte)


[e poi vi consiglio di vedere il mio ciclo di lezioni su YouTube, “Scienze Motorie ai Tempi del Corona Virus”, poiché se sto scrivendo di nuovo sul Blog, è proprio per andare a completare alcuni argomenti che sto trattando lì…]

In questa prima parte, paradossalmente partirò dalle definizioni anziché dalle origini storiche, come sarebbe normale aspettarsi.
Perché? Beh, perché è il mio modo di ragionare, forse inusuale, qualcuno direbbe "strampalato", altri "originale" (per esser gentili), oppur come dico io: "di palo in frasca", ma cosa ci volete fare? Son fatto così. 😅
Se qualcuno avrà bisogno di una scansione cronologica esatta degli argomenti che tratteremo, a lui lascio il compito di rimettere ordine. 😤
Quindi, orsù, partiamo di fondo.


- I e II - Etica o Morale?

Seppur a livello etimologico le due parole abbiano lo stesso significato, Etica dal greco ethos (ad es. si ritrova anche nella estetica), e Morale dalla radice latina mos (ad es. il famoso mos maiorum), entrambe traducibili come "costumi", per l'addetto ai lavori indicano due cose diverse.



- Ia - L'Etica

L'Etica può essere definita come la "scienza", o meglio, la DISCIPLINA che tenta di individuare tra i comportamenti umani, usando le proprie metodologie che spaziano dalla Filosofia (ma anche logica, matematica) alla Biologia evolutiva (ma anche antropologia, sociologia, archeologia), quei principi che tali comportamenti governano; e tanto più essi saranno svincolati dal contesto sociale, storico, geografico, culturale, politico, religioso ecc., tanto più saranno principi ETICI e non MORALI.
Solo successivamente l'Etica, da brava disciplina più o meno "esatta", attribuirà un VALORE POSITIVO (volgarmente detto "etico") o NEGATIVO (detto anti-etico).


- Ib - L'Esempio Pratico

Il caso classico è l'atto di rubare, il Furto (ma spesso si utilizza anche l'Omicidio, che segue la stessa falsariga).
Appropriarsi di beni altrui (dove "altrui" dipende da posto a posto, e da epoca ad epoca, ma noi cerchiamo di semplificare n.d.a) è sempre considerato come un comportamento "SBAGLIATO" indipendentemente dal luogo geografico, dal periodo storico o dalla cultura delle genti dove esso avviene; l'Etica in questo caso dopo averlo definito come comportamento base, e verificatone l'indipenza da altri FATTORI (il più possibile se non altro n.d.a), gli attribuirà in questo caso un valore NEGATIVO.
Di conseguenza il FURTO è, in generale, definito come un comportamento antietico o NEGATIVO.
(tra l'altro questo esempio la dice lunga sull'ignoranza espressa, anche nella odierna "modernità", di frasi fatte come: <<Lì sono tutti i ladri...>> o <<In quel paese insegnano a tutti i ragazzini a rubare...>> ecc. ecc. ecc...!)


Nello Sport un comportamento antietico potrebbe essere il NON rispetto del giudizio arbitrale, il NON riconoscere la vittoria, il NON rispetto delle regole, la frode sportiva, l'umiliazione dello sconfitto (anche se nell'articolo dedicato alle origini storiche, vedremo come quest'ultimo non sia sempre stato così, ahimè...) e così via...



- IIa - La Morale

Anche la Morale si occupa dei comportamenti umani, ma più che studiarli, si limita ad attribuirgli un valore di "moralità" o "immoralità" partendo da un "corpus fisso" di principi emanati dall'alto: da questa o quella religione, ideologia, cultura geografica, ecc; oppure dal basso: tradizione sociale, consuetudine, casta sociale, economica ecc.
Ovviamente dato che i principi morali sono PESANTEMENTE influenzati da tutti questi fattori, sono appunto morali e non ETICI nel senso moderno del termine.
Poi, intendiamoci, un comportamento morale può anche avere un valore etico positivo, ma non è assolutamente scontato che sia così, anzi... ma come vedremo più avanti, comportarsi "secondo morale" o "secondo etica" sono due cose spesso diverse.


- IIb - L'Esempio Pratico

Come esempi classici vanno bene una moltitudine di precetti religiosi, diffusi un po' in qualunque di queste. Ad esempio, tò: il sesso prematrimoniale...
Ancora oggi ufficialmente viene considerato immorale.
Anche da noi in passato (ma anche nel presente, specie in certe parti del mondo, e in maniera residuale anche qui da noi n.d.a) la società reagiva a questo comportamento giustificando violenze, ipocrisie, omicidi addirittura.
Come vedete è cambiato a seconda del contesto storico; in questo caso l'Etica identifica il bisogno dell'uomo, o donna, giovane di fare esperienze sessuali (la biologia evolutiva ci conferma la necessità di valutare i partner per la riproduzione, la psicologia, l'effetto calmante sui giovani maschi di un gruppo umano ecc.) e riscontratone l'effetto favorente ad altri comportamenti etici, gli attibuisce un VALORE POSITIVO nei confronti della società, o tutt'al più NEUTRO in senso individuale.
Ne consegue che ciò che è "immorale" non è detto che debba per forza essere "antietico" e viceversa.
(Intendiamoci, non è che le genti fossero cattive, e non è che l'etica, ancorché classica, avvallasse in toto certe punizioni; semplicemente si era abituati ad agire secondo "morale" e non secondo "etica".
L'Etica stessa veniva identificata, erroneamente, con la Morale.
Oggi ci salva, almeno sul sesso prematrimoniale, la decisione di non prendere alla lettera i dettami religiosi, ma non è così per tutti o dappertutto, purtroppo... n.d.a)


Nello Sport potremmo citare i divieti o le difficoltà di accesso per le donne a molte attività sportive, specie in epoca passata, ma ancora oggi diffusi in varie parti del mondo. (vedete: dipendenza dal contesto storico o geografico ecc... quindi morale, e così via...)
Una volta era considerato "immorale" che le donne praticassero certe discipline sportive o l'attività fisica in generale; sia in buona che malafede, si sopprimevano, in nome della "morale", dei diritti fondamentali (es., quale quello della salute: si sapeva anche allora che l'attività fisica ricreativa fa tutt'altro che male n.d.a) perché non si aveva il concetto ETICO di uguaglianza tra gli individui; si preferiva privilegiare il ruolo di categoria appellandosi a questo o quel principio morale o tirando in ballo giustificazioni pseudo-scientifiche.
Giacché oggi l'ETICA dello Sport Moderna ha incorporato in sé la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (che, curiosità, NON è mai stata firmata, ad esempio, dallo Stato Vaticano; chissà perché... 🤔), queste limitazioni devono essere contrastate per potersi dichiarare Soggetti Sportivi a tutti gli effetti.
Inutile dire che lo Sport Femminile ha un valore eticamente POSITIVO quindi.



- Conclusioni -

Quindi il compito dell'ETICA dello SPORT sarebbe quello di fornire i VALORI ETICI su cui organizzare tutte le attività sia direttamente sportive, che inerenti a tutto il "contesto" sportivo più in generale...
Purtroppo oggi, la presenza di fenomeni come il Doping, la Mercificazione dello Sport ecc. rendono molto difficile fare educazione all'Etica dello Sport. Con varie scuse, si cerca di far passare quella che sarebbe una "scienza" (e quindi idealmente sempre in costante evoluzione) atta a fornire delle "guide" in un sistema complesso, come una vaga "morale" da seguire solo per questioni di "marketing". Ma su questo e tante altre problematiche avremo modo di tornare, credetemi.



- E il Pugilato?... -

Tranquilli il Pugilato (ma anche la Mua-Thay, le MMA, il Judo ecc.) risente non solo dei propri problemi intrinseci legati al fatto di essere "da combattimento" (e vedremo come districarsi tra pensiero sportivo, codice marziale, dilemma professionismo-dilettantismo ecc.) ma è coinvolto in tutti in problemi etici dello sport moderno.
Quando li tratterò cercherò di fornire dati dove possibile e condirò con alcune esperienze personali (senza nomi, per questioni legali, ma tutte REALI).
Sono talmente diffusi che persino io, pur essendo solo un individuo, in poche decine di anni ho avuto modo di assistere a doping, frode sportiva, incompetenza etica da parte di istruttori che "gasano" le persone chiamandole continuamente "guerrieri", allenatori e preparatori ridotti al mero passaggio di "tecniche", giudici, arbitri, atleti, presidenti e direttori sportivi, senza tralasciare le federazioni.
Alcuni sono in misura marginale e vanno a diminuire, altri sono in aumento, altri sono diffusi ma nascosti. (i germi del caso Monteiro, per citare un evento recente, albergano in molte palestre; non sono un'eccezione)
Di nuovo, tranquilli, per quanto io rimanga sempre positivo per quanto riguarda la Boxe, non mi nascondo dietro l'illusione che sia tutto "rose e fiori".


Vi lascio con un motto personale che credo riassuma bene il mio pensiero sulla questione sollevata dal titolo dell'articolo:
"Non farmi la morale... ho un'Etica!"

Detto questo, grazie della pazienza e

Buona Boxe a Tutti!

Ilic Sorrentino

Ps: un grazie alla mia mamma che ha letto,
commentato ed approvato la bozza dell'articolo 😄

Pps: e mi raccomando, condividete! 😄 

Approfondimenti e collegamenti:

Le Due Anime dell'ETICA dello SPORT

L'Allenamento Sportivo 
"L'importante non è vincere ma partecipare"

Etica dello Sport (Ciclo di ottimi video sull'argomento, a cura del Prof. Isidori)


Honorable mentions:




(section under construction)

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