La Legge della Specificità:
La seconda delle tre principali
Leggi Fisiologiche dello Sport.
Sappiamo determinare un Carico Allenante, bene... ma sappiamo renderlo Specifico? Quali sono le cose da considerare, quali gli errori, i pro e i contro?...
Di seguito cerchiamo di rispondere.
Premessa:
Per una migliore comprensione vi suggerisco di leggere la Prima e la Seconda parte della Prima Legge della Fisiologia dell'Allenamento.Legge della Specificità:
In sostanza afferma che è la tipologia del Carico Allenante a determinare l’effetto dell’allenamento stesso.Gli allenamenti per la forza esplosiva (ad esempio con i pesi ecc.) miglioreranno le capacità di espressione di forza dell’atleta, gli allenamenti aerobici (corsa di fondo, ripetute ecc.) porteranno a migliorare e capacità aerobiche e così via.
![]() |
| Dico... non penserete davvero che gli allenamenti di Usain Bolt (Sprinter)... |
![]() |
| ...e Dennis Mekitto (Maratoneta) possano essere gli stessi, vero? |
In pratica se voglio fare una maratona, se quello è lo scopo, non posso pretendere miglioramenti in tal senso dalle serie di panca per la forza, credo sia intuibile. Così come non posso pretendere che l'esplosività del mio gancio (o di un calcio circolare, o di una proiezione ecc.) possa migliorare perché faccio 10 km di corsa la mattina (serviranno a migliorare altre caratteristiche N.d.R.).
Le due forme di allenamento NON sono intercambiabili, quando si arriva ad allenare in modo molto specifico la "potenza" si va ad intaccare il miglioramento della "resistenza" e viceversa. In soldoni non si possono allenare in modo SPECIFICO i Cento Metri e Maratona nello stessa seduta!
Nessuno vieta di far convivere queste due forme nello stesso atleta con una buona programmazione e periodizzazione del Carico Allenante.
Comunque già a livelli medio-alti bisogna che l'atleta sappia che non può avere il 100% della sua "forza esplosiva" e il 100% della sua "resistenza", bisogna scegliere.
A questo servono gli allenatori e preparatori atletici. (e magari smetterò di sentir dire che il circuito a stazioni consecutive è per la forza esplosiva... è Resistenza alla Forza!...😤)
Troppi allenamenti specifici, sia per esecuzione tecnica che per Carico Allenante, vanno a minare quel principio di Multilateralità e Variabilità della Prima Legge (Seconda Parte).
Più gli atleti sono giovani, più questo si verifica (far capire agli allenatori che anche il "giovane prodigio" deve continuare a fare salti, piegamenti, capriole, sperimentare cose nuove ecc. è sempre stato difficile).
La specificità dell’allenamento dovrebbe essere utilizzata in modo costante soltanto da atleti evoluti nei periodi pre-agonistico ed agonistico per lo sviluppo delle abilità specifiche di gara.
(tenendo presente che anche ad atleti di alto livello vanno somministrati ogni tanto Carichi di Allenamento multilaterali e variati)
Per evitare questi effetti devono abilmente somministrare stimoli specifici alternati a stimoli generali e multilaterali in percentuali diverse a seconda del momento (pre-gara, inizio stagione ecc.), della preparazione e del livello dell’atleta (amatore, novizio, agonista, veterano ecc.)
A costo di essere ripetitivo: si afferma che il tipo di Allenamento (o Carico Allenante) determina i risultati e tanto più è specifico, più andrà a sviluppare schemi motori, rafforzamento di alcuni gruppi muscolari e potenziamento delle capacità aerobiche o anaerobiche che servono nella prestazione di gara.
Abbiamo visto anche che iperspecializzarsi troppo porta comunque problematiche.
![]() |
| Dato che i tempi di recupero nei circuiti sono molto ridotti o assenti, sarà inevitabile andare in lattacidosi pur esprimendo magari anche una forza tutto sommato veloce... da qui Resistenza alla Forza o Forza Veloce Resistente (ed altri mille modi con cui viene chiamata... di sicuro non massimale né esplosiva) |
Problematiche:
Quindi abbiamo capito che per ottenere risultati specifici è necessario che l’Allenamento sia specifico, nonostante ciò questa potrebbe essere “un’arma a doppio taglio”.Troppi allenamenti specifici, sia per esecuzione tecnica che per Carico Allenante, vanno a minare quel principio di Multilateralità e Variabilità della Prima Legge (Seconda Parte).
Più gli atleti sono giovani, più questo si verifica (far capire agli allenatori che anche il "giovane prodigio" deve continuare a fare salti, piegamenti, capriole, sperimentare cose nuove ecc. è sempre stato difficile).
![]() |
| Esercizio con la pallina da tennis sempre valido, multilaterale e divertente |
![]() |
| Bei circuiti variati, specie quando si ha a che fare con i giovanissimi...! |
La specificità dell’allenamento dovrebbe essere utilizzata in modo costante soltanto da atleti evoluti nei periodi pre-agonistico ed agonistico per lo sviluppo delle abilità specifiche di gara.
(tenendo presente che anche ad atleti di alto livello vanno somministrati ogni tanto Carichi di Allenamento multilaterali e variati)
L’Eccesso di Specificità può:
- Portare ad uno sviluppo asimmetrico della muscolatura con problematiche posturali e talvolta infortuni; il Pugilato, come altri sport da combattimento, è stato fino a poco tempo fa maledettamente asimmetrico nella sua specificità. (vedi le due guardie ecc.)
![]() |
| Non dico statue greche... ma un minimo di simmetria è tutta salute guadagnata! |
- Aumentare noia e stress dovuti a l’allenamento;
- Portare al ristagno delle prestazioni soprattutto nelle categorie giovanili; quante volte si hanno ragazzini che pensano di "sapere già tutto"?😒
Per evitare questi effetti devono abilmente somministrare stimoli specifici alternati a stimoli generali e multilaterali in percentuali diverse a seconda del momento (pre-gara, inizio stagione ecc.), della preparazione e del livello dell’atleta (amatore, novizio, agonista, veterano ecc.)
Principio della Specializzazione:
Questo è appunto il principio legato alla suddetta Legge.A costo di essere ripetitivo: si afferma che il tipo di Allenamento (o Carico Allenante) determina i risultati e tanto più è specifico, più andrà a sviluppare schemi motori, rafforzamento di alcuni gruppi muscolari e potenziamento delle capacità aerobiche o anaerobiche che servono nella prestazione di gara.
Abbiamo visto anche che iperspecializzarsi troppo porta comunque problematiche.
![]() |
| Allenamento fin troppo specifico per il Golf. |
Principio di formazione di un Modello dei Processi di Allenamento:
Questo principio è utile per sviluppare un modello per migliorare le prestazioni e l'allenamento, proprio in risposta al Principio di Individualizzazione del Carico e della Legge della Specificità; per cui è facile indovinare che, se inizialmente si parte da tabelle base, nel tempo andremo a formare un vero è proprio modello di allenamento frutto spesso di anni di tentativi ed errori.Questo concetto è molto caro agli allenatori che però spesso se ne approfittano per dare come "Leggi Assodate" le loro "esperienze di vita sportiva" piuttosto che riferirsi a dati.
![]() |
| Gene Hackman nel film Split Decision interpreta un allenatore (e padre) che costringe il proprio atleta ad una Boxe non sua... con pessimi risultati... gli allenatori non sono SCULTORI ma GIARDINIERI N.d.A. |
Inoltre chi non ha avuto una formazione più "scientifica" a volte fatica a capire quanto l'opinione (questa tecnica funziona perché "la usavo io in carriera", oppure "a me piace correre con l'impermeabile perché poi ho vinto" ecc. ecc. N.d.A.) debba sempre venire DOPO la raccolta dei dati, se proprio deve.
Specie nel nostro sport purtroppo siamo costretti a rifarci al proprio vissuto per una serie di problemi troppo lungi da analizzare ora, ma dove è possibile cerchiamo di raccogliere dati oggettivi almeno sulle caratteristiche principali dei nostri atleti.
Più sotto vi riporto alcune aree della conoscenza e dell'allenamento in cui raccogliere dati e concentrare gli studi, pur tra mille difficoltà.
Studi scientifici per Aree rispetto allo Sport:
- Sistemi Energetici Dominanti nello Sport di Riferimento: la cosiddetta ergogenesi (energia + origini N.d.R.) ovvero quali sono i regimi energetici utilizzati per produrre una certa "forza" in quella data disciplina. In pratica dove si posiziona quello sport nel diagramma triangolare cui sopra. Ad esempio il Pugilato è a prevalenza Anaerobica (via via a digradare verso il professionista N.d.A.) con tutto quel che ne consegue.
- La Forza specifica: tra forza massimale, potenza, potenza resistente, forza resistente di breve, media o lunga durata ecc. Ogni Sport predilige uno o più tipi di Forza. (vedi sempre il diagramma triangolare N.d.R.)
- La Fisica di Base: nessuno di noi fa Sport "quantistici" o "elettromagnetici", quindi conoscere i principi fisici di base della Meccanica. (non c'è bisogno di essere matematici ma almeno smettiamo di usare massa come sinonimo di forza, lo chiedo come favore personale N.d.A.😭)
![]() |
| Grandezze fisiche derivate nel Sistema Internazionale |
- Anatomia di Base: questa è abbastanza ovvia, spero.
- Biomeccanica: quali sono i principi fisici applicati ai tessuti umani, almeno generali, che determinano la prestazione in quello sport: modulo elastico, pressione, torsione, angoli ottimali di movimento ecc. (perché un pugno è portato ad un angolo piuttosto che un altro, come aumentare la velocità angolare e così via)
![]() |
| Esistono tabelle biomeccaniche molto più complesse, ma già da questa immagine si può intuire perché si ruota il bacino e si stabilizza il tronco su un diretto! |
- Video-analisi dell'azione specifica (specie gli atleti d’èlite ma non solo): con questo non dico di montare uno studio televisivo in palestra ma sicuramente bisogna tutti riprendere visivamente molto di più i propri atleti, non solo per farsi pubblicità, oggi come oggi. (anche senza mettere marcatori come nel video si raggiungerebbero validi risultati N.d.A.)
- Studio e valutazione della tradizione e della letteratura scientifica dell’allenamento di uno sport specifico: questo lo dovrebbero fare soprattutto gli allenatori, ma far studiare un po' gli atleti ed i vari addetti ai lavori non sarebbe sbagliato. (ecco perché esiste il Blog BOXE & Dintorni... tra l'altro 😅)
- Analizzare criticamente con gli atleti gli aspetti Positivi e Negativi: sia dell'allenamento che delle prestazioni. Non limitiamoci ad "ordinare", nei limiti del possibile.
![]() |
| La Psicologia dell'Atleta è una Scienza complessa ma almeno farsi un'idea di chi ci troviamo normalmente in palestra... non sarebbe male. |
- Studiare le Tradizioni di uno Sport: una tradizione è degna di rimanere se si accorda con i dati riguardanti il Presente di quello sport specifico. Altrimenti può essere valida, ma solo in QUEL contesto passato. Se non lo è in nessuno dei due casi allora è una semplice opinione e quindi con il minimo grado di rilevanza per quel che ci riguarda.
- Conoscere le tradizioni, non "adorarle" o "rifiutarle" a priori. (esercitarsi con la pallina risponde ancora oggi a criteri di allenamento coordinativo, multilateralità e variabilità,= OK. Fare troppo sparring pesante oggi non usa, è vero, ma un tempo aveva un senso a causa dell'ignoranza diffusa e della vita atletica molto più breve, = OK in "quel" contesto. Correre ricoperti di plastica per sudare sotto il sole, = era una stupidaggine ieri come lo è oggi... giusto per fare capire il concetto N.d.R.😤)
Con questo si conclude questa "semplice" esposizione della Seconda Legge dei Principi Fisiologici dello Sport e dell'Allenamento, grazie della pazienza, siate Specialmente Specificamente Specializzati 😅 e... Buona Boxe a Tutti!
Ilic Sorrentino
Ps: e mi raccomando, condividete! 😄
Honorable Mentions:
Per l'Approfondimento Tecnico:
- Le 3 leggi fisiologiche dell'allenamento - (ilcoach.net, ben fatto, abbastanza esaustivo)
- Manuale di medicina dello Sport applicata al Pugilato - (testo ufficiale ma molto semplice e ben fatto)
Articoli Correlati:














Nessun commento:
Posta un commento
Si ricorda di non andare off-topic e di non usare un linguaggio offensivo o scurrile. Commenti lesivi della dignità della persona, razzisti, omofobi, fascisti ecc. verranno censurati, cancellati e SEGNALATI!
Grazie.